Scarica l’articolo completo in pdf


1. Una forma di tutela dei diritti omogenei
L’azione collettiva e il fenomeno dal quale nasce e che intende regolare non escludono una rilettura, ovvero un’articolata riflessione, che concerna il coordinamento di alcune disposizioni costituzionali, che sono espressione del riconoscimento che la Costituzione rende all’individuo di svolgere la propria personalità nelle formazioni sociali. Si tratta di un momento di ponderazione di talune dimensioni costituzionali del diritto di difesa, quale garanzia riassuntiva della complessiva esigenza di protezione giudiziale dei diritti della persona1 . E, conformemente a tale proposito, è bene che ci si occupi di forme meno tradizionali in cui il fenomeno oggi si manifesta – si pensi alle espressioni di tutela collettiva, come pure all’eventuale tutela giurisdizionale delle generazioni future –, avanzando magari alcune osservazioni sulle quali forse, in prosieguo di tempo, gli studiosi del diritto potrebbero aver modo di soffermarsi. A questo proposito, è utile ricordare subito come l’articolo 2 della Costituzione del nostro Paese riconosca e garantisca i diritti inviolabili dell’uomo, e ciò anche nelle formazioni sociali ove si svolge la sua attività sociale ed economica2 . Queste affermazioni di princìpi, che appunto corroborano la possibilità delle persone di concretare la propria personalità in quelle che sono le organizzazioni intermedie tra lo Stato e i singoli, fanno senz’altro da sfondo a un tema di importanza fondamentale.

Newsletter di Iurisdictio
Iscriviti alla nostra newsletter
Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Manteniamo i tuoi dati privati Leggi la nostra Privacy Policy.

Avviso: per evitare che la mail finisca nella cartella SPAM o PROMOZIONI ti chiediamo di aggiungerci alla tua lista dei contatti.